FOCUS SANZIONI PER USCITE NON AUTORIZZATE
CIRCOLARE N. 6 DEL 24.03.2020 FOCUS SANZIONI PER USCITE NON AUTORIZZATE
FOCUS SANZIONI PER USCITE NON AUTORIZZATE
Molto si è discusso in merito alle sanzioni derivanti dal mancato rispetto delle prescrizioni concernenti le uscite, molti sono stati i video e gli audio diffusi, creando (spesso) immotivato panico e diffondendo informazioni, altrettanto spesso, per lo più non corrette.
Al di là della configurazione tecnica del reato e delle sue conseguenze (si ricorda che la violazione dell’ormai notissimo e conosciuto art. 650 c.p. comporta conseguenze penali) il rischio di pagare fino a 206 euro è diventato patrimonio comune di conoscenza per tutti coloro che cercavano, e cercano, di aggirare il divieto con delle giustificazioni apparentemente veritiere o, piuttosto di ignorare i divieti.
E’ da ricordare che il rischio non si confina esclusivamente nel vedersi denunciare per la violazione dell’art. 650 c.p. (arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro), ma ne possono derivare conseguenze sicuramente più pesanti, anch’esse di natura penale.
PROPOSTE DI INASPRIMENTO
Purtroppo, la deterrenza ed il suo inasprimento, divengono sempre più necessari, laddove il semplice avvertimento, il buonsenso o, ancor più, norme penali “lievi” o “bagatellari”, non hanno l’effetto sperato.
Per tale motivo il Governo ritiene (è in fase di studio) di dover aggiungere delle sanzioni, di carattere amministrativo, che incidono immediatamente sulla sfera della persona, senza dover attendere la lungaggine di un procedimento penale.
Si ricorda, infatti, che la violazione dell’art. 650 c.p. non comporta il pagamento immediato di una somma, ma l’apertura di un procedimento penale, così come le altre ipotesi ulteriori che derivano dalle false attestazioni o, peggio ancora, dalla diffusione dell’epidemia.
L’ipotesi è quella di prevedere una sanzione di 4.000,00, oltre (forse) al fermo amministrativo del mezzo. Sul punto, però, ci sarebbero seri dubbi, non potendo, nel caso di fermo, utilizzare la vettura in caso di effettiva emergenza.
CONSIDERAZIONI
Allo stato si tratta di un’ipotesi da inserire in un provvedimento di legge (decreto legge), ma molte sono le incertezze che ne derivano. Se da una parte la nuova previsione potrebbe essere – forse – più incisiva in termini di convincimento e deterrenza, in quanto si incide sull’economia della persona (fino a 4.000,00 euro) e sull’impossibilità di usare il mezzo – dubbio dal mio punto di vista per quanto detto sopra – dall’altro finirebbe per ingolfare, nuovamente, il sistema scatenando ricorsi amministrativi a non finire, proprio per via dell’eccessiva incidenza economica.
Per questo motivo alcuni addetti ai lavori sostengono che una sanzione minore (es. 500,00 / 1.000,00), con la previsione di pagamento ridotto entro un breve termine, potrebbe essere ancora più efficace, limitando così anche l’opportunità di fare ricorsi.
Deterrenza nella deterrenza!
Roma, lì 24.03.2020